caos trasporto pubblico - Legambiente Caserta

Caos trasporto pubblico

Legambiente: “Ora basta, non è più accettabile quello che ogni giorno devono subire i pendolari della nostra regione. Necessario un tavolo di responsabilità con tutte le parti in causa”

“Non sono più accettabili le conseguenze e i disservizi che ogni giorno subiscono le migliaia di pendolari campani. Ormai è consuetudine assistere a ritardi, soppressioni, stazioni abbandonate e impresenziate, viaggiatori e turisti in balia di atti di violenza, accessi negati ai disabili, mancanza di un sistema organico di informazione e comunicazione dedicato a tutte le linee del trasporto pubblico nonché cambi di orari che da temporanei per magia diventano definitivi. Disservizi che vengono pagati dai cittadini in termini economici e di salute come dimostrano gli ultimi dati dell'Osservatorio Stili di Mobilità di Legambiente e Ispos, dove Napoli risulta la città più colpita da una condizione di precarietà nella mobilità con il 34% dei cittadini che nell'ultimo anno hanno dovuto rinunciare ad opportunità di lavoro, il 29% rinunciato a visite mediche, e il 19% opportunità di studio. Alla luce di tutto ciò risulta necessario e urgente un luogo di confronto reale e attivo, un concreto tavolo di responsabilità per il trasporto pubblico locale evitando appuntamenti nei quali si comunicano decisioni già prese. In una nota Antonio Gallozzi, di Legambiente Campania denuncia il caos del trasporto pubblico.

Non è più accettabile- continua Antonio Gallozzi - la linea storica Napoli – Salerno ancora interrotta dalla frana del 20 gennaio 2024. Non sono più accettabili le continue interruzioni e chiusure delle stazioni metropolitane della linea 1 di Napoli. Non è più accettabile porre la massima attenzione ai soli viaggiatori diretti a Sorrento, controbilanciata dalla riduzione dei servizi fino a 38 minuti in meno di sera sulla linea di Torre Annunziata, 133 minuti di servizio in meno sulla linea di Poggiomarino, 143 minuti di servizio in meno sulla linea di Baiano, 157 minuti di servizio in meno sulla linea di Sarno. Rivolgiamo un appello ai sindaci perché facciano valere nelle sedi opportune i diritti costituzionali di libera circolazione dei cittadini che rappresentano.